I MURETTI A SECCO
Presente in tutto il mondo, il muretto a secco, è il primo tentativo di modificare il proprio habitat per vari scopi. Per delimitare la proprietà o per deviare un corso d’acqua o per costruire altari religiosi, i muretti a secco, si chiamano proprio così per la caratteristica di reggersi senza leganti ma al massimo con un po’ di terra secca. Le pietre si impilano una sull’altra con una tecnica e arte che ormai sta scomparendo. In puglia, dove il muretto a secco risale ai messapi, è possibile vederlo nelle distese di campagna. Le pietre possono essere di due tipi, lavorate o grezze. Con le pietre semilavorate, il muretto a secco appare più definito e più “ordinato” e richiede numerose ore di lavoro per levigare le pietre. Dopo un accurato studio, è emerso che i muretti a secco avevano anche uno scopo durante il processo di evaporazione dell’acqua. Per quanto riguarda l’uso delle pietre grezze è tipico della Puglia e dell’ Irlanda per delineare i campi e delmitare le aree con i bovini al pascolo. Costruirne uno richiede molta pazienza e abilità nel scegliere le pietre giuste e collocarle nel posto giusto.